La recente iniziativa promossa da Vodafone per la primavera 2022, rappresenta un altro sostanziale contributo al Pianeta e si rivolge all’intero mercato Europeo. Mai come oggi sono indispensabili interventi repentini per sostenere le generazioni relazionali nel ridurre l’impatto ambientale appoggiando il concetto di economia circolare. Nel mercato delle Telco con il riciclo del proprio device si ottiene fino a un – 29% annuo di CO2.
Gli obiettivi sono quelli di intervenire sull’incidenza delle emissioni e contrastare le problematiche legate ai rifiuti elettronici poiché non tutti i componenti possono essere riciclati. Si è anche calcolato un indice di risparmio annuo sull’estrazione di materie prime commisurabile a 164Kg per ciascun device che se rapportato a un milione di dispositivi ricondizionati, porterebbe a 50.000 tonnellate di C02 in meno.
Dati significativi, che fanno riflettere sull’esigenza imminente di correggere il modello produttivo a favore del risparmio energetico e nel contenimento degli sprechi.
Il progetto Vodafone 2022 sarà attuato secondo un programma ben preciso che prevede un pacchetto con inclusi: assicurazione, riparazione e supporto tecnico completo. Sarà inoltre attivata una piattaforma digitale per i clienti che potranno permutare con semplicità i loro dispositivi consultando al tempo stesso anche tutte le offerte presenti per accedere all’alta gamma di prodotti ricondizionati.
Il portavoce di Vodafone, Alex Froment-Curtil, dichiara che il progetto digitale ha due obiettivi:
- Allungare la vita dei dispositivi dei propri clienti.
- Agevolarli nell’acquisto di prodotti ricondizionati in modo che ogni azione attuata possa contribuire a promuovere in maniera sempre più concreta, la lotta ai cambiamenti climatici.
Questo significa qualità garantita, convenienza, maggiore flessibilità nelle politiche di riciclo e riutilizzo in riferimento al mercato Telco.
Tutto questo sarà possibile grazi e alla partnership con Recommerce dove il Ceo Augustin Becquet ha esternato una consolidata approvazione ritenendo questo progetto come il più audace piano di gestione del ciclo di vita dei device su scala europea.
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